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Esche: il Bibi

Ultimo Aggiornamento: 09/10/2016 07:21
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09/10/2016 07:21
 
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Bibi (Sipunculus nudus)



Caratteristiche

Il bibi è un oloturoide dalla forma simile a un salsicciotto, la cuticola esterna è rigata sia orizzontalmente sia verticalmente e si presenta particolarmente rugoso al tatto. La sua colorazione è tendente al roseo per le pezzature più piccole fino al bruno per quelle più grandi, in entrambi i casi presentano un’iridescenza argentea. Le dimensioni variano a seconda della specie ma quelli principali presenti nel mediterraneo hanno lunghezza compresa tra 8 e 25 cm e un diametro da 1 a 3 cm. Generalmente troviamo in Italia il bibi veneziano che rispetta le misure prima citate, ma è presente in commercio il bibi d’importazione di dimensioni più piccole. Al suo interno contiene un liquido trasparente che è necessario per le sue funzioni vitali. 
Il suo corpo è costituito da un tronco e da una proboscide che termina con la bocca, la proboscide può essere estesa o retratta a seconda delle esigenze.




Habitat

Il bibi vive nei fondali sabbiosi ricchi di materiale organico in fase di decomposizione. Scava gallerie profonde anche 50 cm ma, a volte, si insinuano tra le rocce per catturare i microrganismi con cui si nutrono. In Italia sono diffusi nell’adriatico settentrionale, dove spesso capita di trovarne spiaggiati diversi esemplari ma sono presenti anche nel tirreno centrale anche se, in prevalenza, sono importati dai paesi dell’Asia orientale.


Reperibilità in natura

E particolarmente difficile trovare il bibi in natura tranne che per i casi in cui si trova spiaggiato.


Reperibilità in commercio

Nei negozi è parecchio diffuso e la confezione di vendita varia secondo la specie, nel caso di bibi veneziano la scatola contiene mediamente cinque pezzi invece quello d’importazione contiene fino a dodici pezzi. In entrambi i casi è mantenuto umido da una spugna sintetica imbevuta con acqua di mare.


Conservazione

Dopo averlo acquistato è opportuno tenerlo in frigorifero. In spiaggia bisogna bagnarlo con un poco d’acqua di mare soprattutto se usato di giorno con alte temperature. Alla fine della battuta di pesca bisogna controllare il bibi rimanente ed eliminare gli esemplari morti bagnano nuovamente la scatola. I pezzi che vengono eliminati possono essere conservati in congelatore in una scatola contenente un pizzico di sale per poi riutilizzarli in seguito.


Stagionalità d’impiego

Il bibi si presta a un impiego a 360*. E’, infatti, possibile utilizzarlo tutto l’anno e con qualunque condizione meteo marina, se di grosse dimensioni è utilizzato anche per il surf casting estremo.


Specie ittiche interessate

Il panorama è ampio, sono attratti dal bibi tutti i grufolatori ,Orata in modo particolare, ma anche il Sarago e la Mormora e spesso di grandi dimensioni. La Spigola apprezza un innesco ben presentato. Le tecniche in cui è principalmente usato sono il surf casting e la PAF ma anche dalla barca trova il suo utilizzo. Particolare rilievo è l’attrazione suscitata nelle prede dal liquido interno che ne conferisce una certa luminescenza.


Innesco

Esistono diversi modi di innescarlo. Iniziamo con il descrivere l’innesco del bibi vivo:
E’ assolutamente necessario l’utilizzo dell’apposito ago da innesco che è specifico per il bibi ed è di due tipi: cavo o con anellino finale.
Nel caso di ago cavo bisogna “infilzare” il bibi dalla parte posteriore facendo attenzione a far uscire l’ago dalla proboscide senza creare la perdita del prezioso liquido,



fino ad attraversare il verme da parte a parte



poi infiliamo la lenza nella cavità dell’ago fino a farla uscire dalla parte opposta 



ed, infine, si accompagna il bibi spingendolo dall’ago fino a farlo scorrere sulla lenza



Sfiliamo la lenza dall’ago e accompagniamo il bibi sulla lenza fino all’amo, consigliato un beack del 4, e spingiamo l’esca fino ad introdurre la paletta o l’occhiello dell’amo all’intero entrando dallo stesso foro usato per l’ago.




ecco come si presenterà l'innesco:



E’ possibile utilizzare il sistema classico d’innesco come per gli altri vermi ma è più pericoloso perché aumentano le possibilità che il bibi scoppi perdendo il suo liquido. In ogni caso il bibi deve essere ammorbidito in acqua per trovarlo rilassato avendo la tendenza a indurirsi quando si sente minacciato.


Nel caso di ago con anellino finale il procedimento è molto simile al precedente, infilziamo il bibi come prima



ma la lenza stavolta dovrà essere introdotta nell’anellino sovrapponendo i due spezzoni, 




poi spingiamo il bibi come da procedura precedente.



Cambierà la procedura ma otterremo lo stesso risultato.

Se inneschiamo il bibi congelato utilizziamo gli stessi sistemi sopra descritti con una variante nel caso di utilizzo rovesciato. Il bibi congelato se di buone dimensioni può essere aperto longitudinalmente e innescato rovesciandolo cioè con la cuticola all’interno e la parte interiore rivolta all’esterno. In questo caso andrà legato con del filo elastico. L’uso di questo innesco si presta particolarmente nel surf casting alla ricerca della grossa preda.




[Modificato da Fabio.Spinoso 22/10/2016 19:06]
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