Data: 20/09/2016
Luogo: Messina Tirrenica
Tecnica: PAF
Attrezzatura: Canna Veret SCS4 Mulo Shimano Ultegra XSA cI4
Terminale: paternoster trave 060 braccioli 035
Esca Calamaro
Condizioni: scaduta di maestrale
"L'estate sta finendo..." recita una famosa canzone, e la voglia di surf si fa sentire. Ancora le vere pertubazioni che producono l'impianto del surfcasting sono distanti ma una piccola mossa di mare induce me e Sebastiano a provare, le onde ci sono state, anche se non importanti.....proviamo.
Un occhiata alle condizioni del mare ci fa optare per uno spot che potrebbe dare.... montiamo le canne dando la prevalenza alla cattura di qualche orata innescando bibi e cannolicchio ma una scogliera artificiale alla mia sinistra mi stuzzica, le onde battono gli scogli con una certa violenza e decido di tentare qualche bel sarago. Le altre due canne sono già in opera con un bibi. La terza canna, la Veret SCS4 decido di armarla con uno 040 diretto, senza shock leader, e un paternoster con trave 060 e braccioli di circa 60 cm dello 035 ed ami beack del n.4. Come esca tiro fuori da una vaschetta del gambero e dei calamaretti innescandoli interi con il filo elastico e posiziono il tutto accanto alla scogliera, a circa 40 metri di distanza.
Come al solito inizia l'attesa, la bassa pressione presente ci fa ben sperare ma dopo qualche controllo alle esche mi accorgo che proprio in quella canna la minutaglia è moloto attiva pulendo letteralmente gli ami.
Tra un innescata e l'altra, con Sebastiano ne approfittiamo per fare quattro chiacchiere e ci posizioniamo al cetro delle canne, non c'è molta attività e le esche selettive ci permetto lunghi periodi di inattività.
All'improvviso vedo quello che ogni pescatore vorrebbe vedere......la SCS4 fa una piega pazzesca e ritorna sù......il tempo di capire cosa stava succedendo la canna si piega di nuovo, con ancora più forza e il mulinello comincia a rilasciare il filo.
Prendo la canna e già da subito capisco dal comportamento del pesce che si tratta di una razza.....grossa ma pur sempre una razza, anche Sebastiano si rende subito conto dal tipo di abboccata di cosa si tratta e me lo vedo affianco con il raffio in mano.
Il combattimento è intenso ma la "dotazione" della canna mi da una certa sicurezza e in dieci, quindici minuti riesco a portare il bestione a riva......adesso si vede.....è un bel esemplare di aquila di mare, non tanto comune nelle nostre spiagge quindi molto apprezzato come cattura.
In questi casi il rilascio è garantito, prede del genere meritano rispetto ma tra una fuga e l'altra aggancia il filo da una delle canne di Sebastiano, appena a tiro, un colpo di raffio sull'ala ci permette lo spiaggiamento, tagliamo il filo del terminale poichè ha ingoiato....due foto ricordo e via......rilasciata nel suo elemento.
Anche se la razza ha abboccato alla mia canna ritengo che la cattura sia di entrambi, quando si catturano prede importanti essere in coppia in spiaggia è garanzia di buona riuscita da solo sarebbe stato molto difficile.
Scaricata l'adrenalina della cattura continuiamo la nostra azione di pesca ma il mare ha già dato, resta l'unica preda della giornata ma va bene così.....alla prossima.......
[Modificato da Fabio.Spinoso 12/10/2016 14:06]