Classe: Actinopterigi
Ordine: PLEURONECTIFORMES
Famiglia: Soleidae
Genere: Solea
Ha corpo ovaliforme allungato e con gli occhi sul lato destro. La pelle è ricoperta di squame rettangolari e munite marginalmente di spine minuscole (pelle rasposa). La linea laterale ha 116-165 (140-160) squame.
Gli occhi sono piccoli e quello dorsale è più avanzato. La narice anteriore del lato cieco non è allargata. La narice anteriore del lato oculare si apre all'estremità di un corto tubicino ripiegato all'indietro.
La bocca è piccola e arcuata, le mandibole del lato oculare sono prive di denti.
La pinna dorsale, che inizia all'altezza di metà strada tra occhio dorsale e muso, ha 73-86 raggi, di cui l'ultimo è collegato con una corta membrana, al primo raggio della codale. L'anale si origina subito dopo le ventrali ed ha 61-74 raggi. La base della dorsale e dell'anale sono parzialmente ricoperte da piccole squame. La pinna caudale (18 raggi) è spatolata con margine arrotondato, le pettorali (8-9 raggi) sono piccole e asimmetriche, più piccola quella del lato cieco.
Il lato oculare è bruno grigiastro, con macchie più scure variamente disposte e più o meno appariscenti. Le pinne dorsali e anale talvolta sono biancastre al margine esterno, mentre sulla pettorale esiste in alto e marginalmente una macchia nera. Il lato cieco è bianco.
E' una specie bentonica che frequenta fondi fangosi e arenosi. Di giorno resta seppellita nella sabbia, lasciando fuori solo gli occhi.
La riproduzione va da dicembre a maggio, in vicinanza della costa. L'uovo è pelagico. Allo stadio di circa 7 mm., comincia la migrazione dell'occhio ed entro i due mesi di vita finisce la metamorfosi.
Si nutre soprattutto di policheti, di ofiure, oloturie, molluschi, crostacei decapodi e anfipodi. Si cattura con reti a strascico su fondali di sabbia e fango. Capita anche nei tramagli e si cattura anche nelle valli salmastre. Carne delicata e molto ricercata.
Può superare i 30 cm. Comune su tutte le coste italiane.