Classe: Actinoptei
Ordine: CLUPEIFORMES
Famiglia: Engraulidae
Genere: Engraulis
Codice Fao: ANE
Caratteristiche morfologiche:
Corpo affusolato, più slanciato della sardina, poco compresso, con la superficie ventrale non carenata. Le squame sono di grandezza media e grande e, come quelle della sardina, molto caduche.
La testa ha un occhio abbastanza grande, coperto da una pellicola dermica. Le narici sono situate molto vicine tra loro e la posteriore è più grande.
La bocca è molto grande e la mascella inferiore è prominente. I denti sono finissimi e acuti e ne esistono anche sui palatini e sul vomere.
Esiste una sola pinna dorsale. La caudale è forcuta e più corta della testa e possiede 4 squame oblunghe sul lobo superiore e 3 su quello inferiore.
La colorazione dorsale è azzurro-verdastra quando il pesce è vivo, da morto il dorso diviene bleu indaco scuro. Il ventre è argentato.
Dimensioni:
Può misurare fino a 20cm
Abitudini:
E' una specie migratrice, gregaria in grandi branchi; si avvicina alla costa nel periodo della riproduzione (in primavera). Da settembre a gennaio, si allontana e si affonda tra i 100 e i 150 m. Gli stadi giovanili e anche gli adulti penetrano negli stagni salmastri.
Si raduna sotto la luce, ma non sempre e in modo discontinuo. Si riproduce da aprile a novembre. Le uova, ovoidali, sono pelagiche e si trovano tra la superficie e i 50 m.
Alimentazione:
Si nutre di copepodi, misidacei e stadi larvali di decapodi. In inverno si nutre anche di organismi bentonici.
Sistemi di pesca:
La sua cattura avviene con vari metodi (reti a strascico, reti da posta) ma principalmente con un'apposita rete da circuizione nota come ciànciolo, in cui i banchi di acciughe e altri piccoli pesci pelagici vengono attratti da fonti luminose.
La misura minima per la commercializzazione è di 9 cm nella UE.
Stagionalità di pesca:
Si pesca, in particolare, nei mesi da Marzo a Maggio e da Luglio ad Ottobre.
Fruibilità alimentare:
L'acciuga ha carni buone che vengono consumate sia fresche che conservate.
Localizzazione:
Presente in tutto il Mediterraneo. In Italia risulta particolarmente abbondande in Adriatico e lungo le coste ioniche e tirreniche della Sicilia, ma soprattutto nel Canale di Sicilia dove si è osservato un aumento nell'ultimo decennio.
Nomi regionali:
Calabria: Aliciastra o Biancomangiare; Campania: Alice ‘e sperone, Cicinielle (novellame); Liguria: Amoronu, Ampolla, Gianchetti (novellame); Marche: Argentini Latterini (novellame); Puglia: Alici de sperone; Sardegna: Angiona o Angioja; Sicilia: Masculina, Anciova, Sfigghiata (novellame); Veneto: Anchiò o Sardon; Venezia Giulia: Sardela, Anciò.
[Modificato da Fabio.Spinoso 21/10/2016 09:37]