Caratteristiche morfologiche:
Ha corpo fusiforme a sezione quasi circolare al centro e più compresso in prossimità del peduncolo caudale, il quale è alto e robusto. Il profilo dorsale è quasi rettilineo, mentre quello ventrale è alquanto arcuato; nell'insieme è più tozzo e più corto dei congeneri. E' coperto di squame, compresa la zona infraorbitale; quelle dorsali hanno una solo fossetta. La testa è tozza e con muso corto. L'occhio, rotondo e spostato in avanti, è coperto da una palpebra adiposa piccola che copre appena l'iride.
La bocca è terminale, con il mascellare incurvato verso il basso. Il labbro superiore è molto spesso e carnoso, ma non tagliato; inferiormente; nella sua parte anteriore sono visibili 3-4 serie di papille dall'aspetto corneo.
Ha due pinne dorsali corte. La prima è composta da 4 raggi spinosi ed ha una forma a vela. La seconda ha 1 raggio spinoso e 8 molli, di cui il primo raggio è il più lungo, che conferiscono una forma a ventaglio. La pinna anale (3 raggi spinosi, di cui il primo è corto, e 8 molli) è opposta alla seconda dorsale ed ha la stessa forma a ventaglio. La pinna caudale (17 raggi) è robusta e incavata, con i lobi a punta. Le pettorali (17 raggi) sono allungate e più arrotondate nella parte inferiore. Le ventrali (1 raggio spinoso e 5 molli) sono relativamente sviluppate.
La colorazione può variare in funzione dell'habitat. Il colore del corpo è grigio, che dorsalmente è più scuro, con intonazioni azzurro-bluastre o grigio-ardesia. I fianchi sono grigio argentei e la parte ventrale è bianco-argentea.
I lati del corpo sono percorsi orizzontalmente da strisce brunastre. Sull'opercolo può esservi una macchia gialla, più o meno evidente. Un'altra macchia gialla più sfumata può trovarsi vicino al bordo posteriore dell'occhio.
Nella parte superiore della base delle pettorali è presente una macchia nerastra.
Dimensioni:
Può raggiungere i 60 cm. di lunghezza e oltre i 2 kg e mezzo di peso.
Abitudini:
E' poco gregaria e vive con preferenza nei fondi algosi delle lagune; risale di molto i fiumi. La riproduzione va da gennaio ad aprile e la deposizione delle uova si verifica in mare. Gli stadi giovanili si trovano spesso in vicinanza degli sbocchi di acque dolci.
Alimentazione:
Si nutre di piccoli organismi animali e di sostanze organiche in decomposizione.
Sistemi di pesca:
È una delle specie più insidiate dai pescatori sportivi con tecniche di pesca leggere a causa della sua astuzia e dell'aspro combattimento che ingaggia una volta allamato. In genere vengono usate esche come vermi, sardine, bigattino o impasti di pane, formaggio, pasta d'acciughe, ecc. in varie proporzioni. La pesca professionale lo insidia sia con reti da posta che con nasse ed altre trappole.
Fruibilità alimentare:
Le sue carni sono particolarmente apprezzate in aprile-maggio quando inizia la migrazione nelle acque interne ed in dicembre-febbraio, periodo che precede la deposizione delle uova, in cui il pesce è più grasso.
Localizzazione:
Presente in tutto il Mediterraneo.
Nomi regionali:
Campania: Capozzo, Capozzone, Cefalo varaco, Sgarge d’oro, Lemmuso Cerina; Liguria: Carida, Musson, Daurin, Flavetin, Ciautta; Puglia: Ciefl, Garzalongo, Furmaggio, Granze, Pezzuto, Sgarazzo; Sicilia: Mulettu, Mulettu tistuni, Mulettu lustru, Mulettu tracchiu, Cefalu fimmineddru; Toscana: Muggine, Muletto, Acuccotto, Lustro, Firzetta, Cefalo testone; Veneto: Cavolo, Botolo, Lotregan, Magnagiazo, Bosega.