Report..................."funesto"

Canne : Shimano Speedcast 150 e 170 grammi Italcanna Coguaro Persicus Hercules e rispettivi mulinelli
Esca : Bibi e trancio di spigola
Spot : Tirreno
Meteo : Mare forza olio
Preda : Quella della vita

Il titolo gia' lo preannuncia:
mi programmo una giornata di pesca riuscendo a fare combaciare il lavoro con il meteo, la reperibilita' dell'esca ed il riposo necessario.
Finalmente venerdi' 4 novembre riesco a conciliare il tutto e, con una sveglia di buon mattino, carico la macchina, passo dal fidato bar per un caffe' e mi dirigo verso lo spot prescelto. Monto la postazione con calma e, come mio solito, con ordine (metto in linea pure i picchetti ), innesco il trancio di spigola sulla Italcanna e due bei bibboni sulle Shimano e con la mia compagna di una vita, la Hercules, inizio a fare un po di vivo per innescarlo al tramonto.
Sono da poco passate le 7 del mattino, inizio a sentire il bisogno di indossare i miei occhiali con le lenti polarizzate, li indosso e ricomincio a giocare con la persicus quando il cimino della Speedcast 170 si piega. E qui devo specificare e raccomandare a chi è troppo sensibile di non continuare a leggere .
Quando scrivo cimino NON intendo il cimino ma mezza canna.
Una piega da paura, un fischio di frizione pazzesco, come mai sentito.
Una rapidissima occhiata verso il mare, mi è gia' capitato di essere ferrato dal solito trainatore a riva ma non c'è nessuno a mare. Scappo verso la canna con il cuore in gola e la tolgo dal picchetto.
La furia che sento in canna incute timore, la potenza di qualcosa di veramente grosso si esprime con fughe incredibili e, se io riesco a raccogliere 10 metri di lenza, lei ne recupera 20. Doso pian pianino la frizione, quando mi rendo conto che ha voglia di tirare di piu' la apro e quando sento che cede chiudo due scatti e recupero. Una decina di volte sembra qualsi che si sia agganciato un mattone, la canna si pianta verso il fondo, per poi ripartire verso il largo o a destra. Un tira e molla sfiancante, dopo 25 minuti ho le braccia a pezzi, capisco che sta per arrivare a riva ed ho il cuore a 3000. L'adrenalina mi fa ancora tenere la canna in mano, l'orgoglio di qualcosa che onori la continua ricerca della big mi ripaga della fatica ed eccola, la vedo.
Sole alle spalle, lenti polarizzate e mi passa davanti, da destra verso sinistra.
La vedo, in tutta la sua bellezza e maestosita'. Mi sfila davanti lentamente, sembra stanca. Sembra!!!
Oltre i 50 cm, almeno tre chili e forse di piu', bellissima. Sembra stanca ma come ho imparato e come Sebastiano da sempre ripete, sono gli ultimi dieci metri a regalare all'orata la liberta'. E lei se la riprende in 50 centimetri d'acqua.
Resto cosi', incredulo, stanco, distrutto.
Si è slamata. Non ha rotto il terminale, non si è aperto l'amo. Si è semplicemente slamata.
E la preda della vita va via.
Non vi dico l'urlo, stavo per buttare la canna, avro' fumato 10 sigarette in mezz'ora.
Appena libero mi raggiunge Sebastiano. E da buon pescatore ed amico cerca di consolarmi, di analizzare l'accaduto, di capire cosa puo' aver portato un pesca del genere a slamarsi dopo tanto combattere. Non ho smesso di pensarci da allora, è passata una settimana ma rivedo continuamente la scena per cercare l'errore, per capire cosa ha distrutto in un attimo il sogno di una cattura veramente importante. Dovevo stancarla di piu'? Dovevo ferrare con forza? Tenere diversamente la canna quando è arrivata a terra? Non lo so, ancora non riesco a capire. L'amo era un MR700 n°4, il finale un fluoro del 30. La canna ha lavorato meravigliosamente, credo fosse successo sulla 150 avrebbe sofferto sicuramente, il mulinello non ha avuto un solo momento di sofferenza anche se serviva uno sforzo non indifferente per raccogliere. E quello spostamento repentino da destra verso sinistra mi ha fregato.
Resta l'amaro in bocca ma, comunque, l'averla vista da un lato ha amplificato il dispiacere per averla persa e dall'altro l'aver potuto ammirare una cosi' maestosa creatura.
Al tramonto, giusto per chiudere in bellezza, si presenta un pesce balestra................

Nel report... si percepisce tutta l'adrenalina della prima fase e lo sconforto della slamata sotto riva... come non mi stanco mai di dire la big da il meglio negli ultimi metri... non sei il primo e neanche l'ultimo ... fai tesoro di questa esperienza

Porca trota.... Riccardo. Che peccato!

Complimenti per la passione che hai messo nel racconto.

Se hai qualche foto, magari anche quella del balestra... Questo racconto merita la pubblicazione nel website!!!!

Fabio.Spinoso, 15/11/2016 10.53:

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Porca trota.... Riccardo. Che peccato!

Complimenti per la passione che hai messo nel racconto.

Se hai qualche foto, magari anche quella del balestra... Questo racconto merita la pubblicazione nel website!!!!

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Grazie per i compimenti. Credimi che, dall'accaduto, non faccio che pensarci. Se chiudo gli occhi e ripenso a cosa ho provato, tenendo in mano quella canna che sembrava stesse per arrivare in acqua, la rabbia per quello che è successo e la speranza che si ripresenti l'occasione per riparare all'errore che credo di aver commesso si compensano ma resta sempre l'amaro in bocca per non averla potuta salpare.
Foto del balestra non ne ho, ne ho inviata una con whatsapp ma ho cancellato la cache.
Ho quella dello spot al tramonto, sempre bellissimo.
La allego.