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Gli ami della pesca sportiva

Last Update: 12/20/2016 8:15 PM
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12/1/2016 9:47 PM
 
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Ami

L’amo è lo strumento terminale del nostro complesso pescante e ad esso affidiamo il compito finale: quello di penetrare nella bocca della nostra preda e di assicurarlo fino al perfezionamento del recupero. Questa premessa lascia intuire l’importanza della scelta dell’amo corretto per l'azione di pesca che intendiamo effettuare.

I fattori principali da tenere in considerazione sono i seguenti: il pesce che desideriamo insidiare, l’esca che utilizzeremo, la tecnica praticata.

Successivamente terremo conto delle diverse caratteristiche che differenziano gli ami: la misura, il filo, la lunghezza del gambo, la curvatura, la svergolatura, la presenza della paletta o dell’occhiello, l’ardiglione e se sono di tipo auto-ferrante o meno.




Entriamo nel dettaglio:

La misura degli ami. La numerazione degli ami è inversamente proporzionale alla sua misura. Come è visibile nell’immagine qui a fianco, un amo piccolo avrà un numero più grande di un altro di dimensioni maggiori. Questo procedimento è valido fino alla misura numero 1; per identificare gli ami più grandi di questi si procede con l’aggiunta di uno zero preceduto dalla barra in ordine crescente: 1/0, 2/0, 3/0 fino ad arrivare agli ami utilizzati per il Big Game che misurano anche 10/0.

Ami

 

Il filo. Questa caratteristica determina lo “spessore” dell’amo. Un amo robusto avrà un filo più grosso e sarà utilizzato per innescare esche voluminose e dedicato all’insidia di pesci di buona taglia e con apparato boccale duro; di contro, un amo con filo sottile sarà utilizzato per gli anellidi delicati o per le larve e per i pesci con labbro delicato.

La lunghezza del gambo. Un amo a gambo lungo è consigliato per l’innesco degli anellidi, uno a gambo corto si preferisce per l’innesco dei tranci.

La curvatura. Una pancia ampia risulta efficace per le ferrate rapide, per esempio nella pesca al colpo.

La svergolatura. Questa caratteristica indica l’inclinazione della parte finale rispetto al gambo, il cosiddetto amo storto. Ciò, per una pura motivazione fisica, aumenta la capacità di ferrata dell’amo.

Paletta o occhiello. L’occhiello è preferibile quando insidiamo prede di grossa taglia poiché consente la legatura con nodi di tenuta sicuramente superiore rispetto a quelli con paletta. Quest’ultimi sono maggiormente utilizzati per l’innesco di anellidi avendo un filo sottile e consentendo legature di spessore ridotto.

Ardiglione. Normalmente utilizziamo ami con ardiglione standard però esistono in commercio ami con ardiglione ridotto o assente che vengono impiegati dai garisti per rendere rapida la slamatura delle prede di piccole dimensioni.

Baffi. A volte, al fine di assicurare l'esca così da non farla scivolare, sono presenti dei piccoli ardiglioni lungo il gambo.

Ami auto-ferranti. Questi sono ami utilizzati nella pesca d’altura e in tutte quelle tecniche dove la ferrata non è richiesta. La forma con la parte finale ritorta verso l’interno assicurano la penetrazione immediata nella bocca del pesce.

Ami





In commercio esistono diverse sigle e denominazioni stabilite dalle case produttrici, noi identificheremo i principali ami da pesca utilizzando le definizioni previste dalla nomenclatura storica.

Ami Aberdeen  Amo dal filo sottile, gambo lungo, curvatura media, con paletta e con occhiello. Adatto all’innesco degli anellidi come l’arenicola nella pesca alle mormore. Le misure più grandi vengono utilizzate anche per il bibi e i tranci
ami Beak  Filo robusto, gambo corto, curvatura accentuata, con paletta e con occhiello. La punta è leggermente rientrante così da risultare efficace con le prede più combattive riducendo le possibilità di slamatura. Amo importante, indicato per l’innesco della sarda o dei tranci di pesce, bibi e tutte le esche. voluminose
ami Circle  Filo robusto, gambo corto, curvatura accentuata, con occhiello. E’ l’ amo autoferrante per eccellenza, impiegato nella pesca dalla barca per i grandi predatori. Il pesce sarà allamato prevalentemente sul labbro o, comunque, in prossimità di esso
ami Cristal  Filo sottile, gambo corto, curvatura ridotta, con paletta o occhiello. E’ l’amo classico per l’innesco del bigattino o di altre esche delicate. Utilizzato per prede di modesta dimensione
ami Limerick  Filo sottile, gambo corto, curvatura accentuata con paletta ed occhiello. Utilizzato per inneschi di molluschi o granchi
ami Live Bait  Filo robusto, gambo corto, curvatura molto accentuata, con paletta o occhiello. Molto simile al beck ma con pancia molto larga per l’utilizzo di inneschi vivi
ami O’Shaughnessy  Filo sottile, gambo lungo, curvatura ridotta con occhiello. Quest’amo è realizzato in acciaio inox ed è dedicato alla pesca di prede con apparto boccale robusto, quali cernie, murene, gronghi e palamite
ami Uptide  Filo sottile, gambo di media lunghezza, curvatura accentuata, con paletta o occhiello. Derivazione del limerick ma con gambo allungato, si rende idoneo per l’innesco degli anellidi

Descritti i principali modelli di ami in commercio con le loro caratteristiche non dobbiamo trascurare di valutare il materiale utilizzato nel processo di produzione infatti, che si tratti di acciaio o leghe di carbonio quello che conta è che sia un amo di qualità! Un amo realizzato con materiali scadenti ci condurrà alla perdita della preda a causa della punta non ben affilata o di una rottura improvvisa.

Altro aspetto da considerare è il colore: il brunito viene utilizzato con esche naturali e per non generare riflessi in acqua. L’amo rosso riesce a mimetizzarsi con le esche di colore simile e quello nichelato rimane invisibile in presenza di bassi fondali e alta luminosità

In conclusione l’ultima considerazione di carattere generale: orientiamo la scelta preferendo sempre l’amo più piccolo e leggero possibile così da presentare l’esca nel modo più naturale possibile mimetizzando, in essa, la nostra insidia.



[Edited by Fabio.Spinoso 12/1/2016 9:50 PM]
12/2/2016 7:44 AM
 
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interessante articolo


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Sebastiano.
12/20/2016 8:15 PM
 
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chiaro come sempre mister
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