00 17/10/2016 17:03
Classe: Actinopterygii

Ordine: PERCIFORMES

Famiglia: Serranidae / Epinephelinae

Genere: Epinephelus



Codice Fao: GPD








Caratteristiche morfologiche:


Corpo grande, ovoidale rivestito di scaglie cicloidi, che lungo la linea laterale sono 62-73. La testa è massiccia. Il preopertcolo è arrotondato e finemente dentellato, tranne la parte inferiore. L'opercolo ha 3 robuste spine appiattite.
La bocca è molto ampia, con la mandibola lievemente prominente e coperta di minutissime squame. Il mascellare superiore è invece nudo. Nelle mascelle vi sono quattro denti caniniformi non molto sviluppati, dietro i quali ve sono altri più piccoli inclinati posteriormente e incurvati. In ogni lato delle mascelle vi sono tre o più file di denti piccoli e cardiformi.
La pinna dorsale è unica ed ha 11 raggi spinosi (il terzo e il quarto sono i più lunghi) e 13-16 molli; le due parti sono profondamente incise. L'anale, arrotondata posteriormente, ha 3 robusti raggi spinosi e 8-9 molli. La caudale è grande e con margine arrotondato nei giovani e tronco negli adulti. Le pettorali (17-19 raggi) sono ampie e arrotondate. Le ventrali sono più piccole delle pettorali, ma anch'esse arrotondate; distese all'indietro non raggiungono l'apertura anale.
La colorazione è di fondo bruna marrone sul dorso e giallo o arancio sul ventre. Delle macchie verdi giallastre sono disposte in maniera variabile sui fianchi e sulla testa e, spesso, formano delle bande verticali. Dopo la morte le macchie scompaiono e la colorazione diviene bruna uniforme, scura sul dorso e sui fianchi e giallastra sul ventre. Il bordo delle pinne caudale, anale, la parte molle della dorsale e a volte le pettorali, sono quasi sempre marginate di bianco.


Dimensioni:

Di grosse dimensioni, fino a 140-150 centimetri per anche 60 chilogrammi di peso.



Abitudini:

Vive in fondi rocciosi a profondità variabili da 6-10 metri fino ad oltre 120. Ha abitudini sedentarie, tanto da frequentare per molti anni la stessa zona. Tendenzialmente è un animale curioso. Spesso si avvicina alla costa, specie quando è giovane, ma fino agli anni '60 non era raro incontrare esemplari di notevole taglia a bassissime profondità. 
Le uova sono rivestite di muco e in tali condizioni affondano, mentre libere galleggiano. 


Alimentazione:

La nutrizione è carnivora, preferisce molluschi cefalopodi e le orecchie di mare (Haliotis tuberculata f. lamellosa) che stacca a musate e le tiene intere in bocca, fin quando la conchiglia non si stacca.


Sistemi di pesca:

E' difficilmente catturabile con lenze ed ami perché offre grande resistenza e resta intanata; ma se dovesse essere catturata in acque privi di scogli è un'esperienza indimenticabile. Si cattura più spesso con le nasse e con le reti a strascico.


Stagionalità di pesca:

E' possibile pescarle tutto l'anno. La prevalenza delle catture avviene nel periodo estivo perchè la stagione permette le uscite in barca così da raggiungere i fondali necessari per la ricerca delle cernie.


Fruibilità alimentare:

Le sue carni sono bianche e molto gustose.


Localizzazione:

Comune in tutto il Mediterraneo


Nomi regionali:

Genova: Lúxerna de scheuggio, Meu; Napoli: Cernia e' scoglio; Bari: Cernie; Venezia: Tenca de mar; Trieste: Cerna; Cagliari: Scirenga; Sicilia: Cernia, Cirenga
































[Modificato da Fabio.Spinoso 23/10/2016 18:23]