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Classe: Actinopterygii

Ordine: PERCIFORMES

Famiglia: Polyprionidae

Genere: Polyprion




Il corpo è tozzo, grosso, non molto schiacciato lateralmente. Esclusi la testa, gli opercoli e le mascelle, è coperto da piccole squame ruvide, che si estendono anche alla base delle pinne. Il capo è massiccio, con profilo ripido ed è leggermente incavato nella regione interorbitale.
Le narici sono ampie e vicine. L'occhio è grande e circolare.

La bocca è molto grande ed ha la mandibola prominente. I denti, piccoli, robusti e conici, sono disposti sulle mascelle, sul vomere, sui palatini e sulla lingua. Il preopercolo è seghettato e l'opercolo ha una robusta cresta ossea orizzontale e appuntita.

La pinna dorsale è unica; la prima parte ha 11 raggi spinosi (i primi tre sono i più corti), e la seconda parte ha 11-13 raggi molli ed alti, che si innestano su una grossa protuberanza, caratteristica della specie. La pinna anale, innestata come la parte molle della dorsale su una protuberanza, ha 3 raggi spinosi forti a cui fanno seguito 8-9 raggi molli. La coda (17-19 raggi) ha il bordo posteriore arrotondato negli esemplari giovani e troncato dritto in quelli adulti. Le pettorali sono ampie e rotonde. Anche le ventrali (1 raggio spinoso e 5 molli, sono ampie e arrotondate.

I giovani sono di colore bruno violaceo, con macchie più chiare e più scure sparse e bordi delle pinne biancastri. Negli adulti il corpo assume una tinta unita brunastra, più scura sul dorso con riflessi vinosi e più chiara sul ventre con sfumature giallastre.

Frequenta generalmente fondali rocciosi tra i 100 e i 200 m, ma scende anche a profondità di 1000 m; si intana anche in relitti isolati su fondi sabbiosi. Quando è giovane, non è raro, trovarlo in superficie all'ombra di materiali alla deriva.

E' una specie vorace e carnivora, specialmente di molluschi e crostacei.

Si cattura quasi esclusivamente con lenze o parangali di fondo. Ha carni bianche molto apprezzate.

Raggiunge il peso di 50 Kg. e la lunghezza di 2 metri

Abbastanza comune in Sicilia e nelle acque del Tirreno; presente, anche dallo Jonio fino all'Adriatico centrale.